Continuano a rinvenirsi i corpi senza vita delle vittime del naufragio sulle coste crotonesi, i dispersi sono ancora tra 27 e 47. Intanto prosegue l’indagine per accertare eventuali responsabilità penalmente rilevanti. Meloni: “Ma davvero pensano che li avremmo lasciati morire? Valuto il prossimo Cdm a Cutro”
di Corinna Pindaro
Il bilancio delle persone che hanno perso la vita nel naufragio sulla spiaggia di Cutro è salito a 70, le ultime vittime ritrovate nella giornata di oggi sono due bambini i cui corpicini sono stati trasportati sulla spiaggia dalla corrente. Si aggiungono alla decina di corpi rimasti per il momento senza identità. Il numero dei dispersi, peraltro, è stimato tra le 27 e le 47 persone e all’appello mancano ancora molti bambini.
La Procura di Crotone ha aperto un’indagine e sentirà i superstiti del naufragio per ricostruire l’attività degli scafisti e la dinamica del naufragio che provocato una vera e propria tragedia di migranti.
Il pm Pasquale Festa avanzerà molto probabilmente la richiesta di incidente probatorio davanti al Gip del Tribunale di Crotone, Michele Ciociola, con l’obiettivo di cristallizzare le prove attraverso il racconto dei sopravvissuti. A tal proposito è attesa nei prossimi giorni la formalizzazione della delega ai Carabinieri da parte della Procura per l’acquisizione di tutti gli atti relativi alla gestione di Guardia di Finanza e Guardia costiera del barcone carico di migranti, nell’intento di ricostruire tutte le fasi intercorse tra la segnalazione fatta dall’aereo di Frontex fino al momento del tragico schianto.
L’indagine intende chiarire quali decisioni siano state prese dopo la segnalazione di Frontexm che parlava di una barca a 40 miglia dalla costa, e se vi siano state condotte penalmente rilevanti nella catena dei soccorsi.
La premier Meloni, poco fa da Abu Dhabi, ha precisato che dall’agenzia europea “non ci sono arrivate indicazioni di emergenza” aggiungendo “Ma davvero, in coscienza, c’è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone? Vi chiedo se qualcuno pensa che, se si fosse potuto salvare 60 persone, non lo avremmo fatto. Vi prego, siamo un minimo seri”. E, come gesto di ulteriore vicinanza, sua e dei ministri, alla città calabrese reduce dalla tragedia del naufragio, Giorgia Meloni ha affermato: “Ho valutato di celebrare il prossimo Consiglio dei ministri a Cutro, sull’immigrazione”.
“Dalla ricostruzione, emerge che nessun allarme è stato lanciato. E invece da giorni leggo su alcune testate una tesi che sostanzialmente dice: siete voi che non avete voluto salvare quelle vite. Questa, me lo lasci dire, è una follia. Ma siamo impazziti?”, ha commentato Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in un intervista a Repubblica respingendo le accuse al governo sul naufragio.
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