“Gli americani si meritano un’economia che permetta a ciascuna persona di avere successo attraverso il duro lavoro e la creatività e di condurre un vita piena di significato e dignità”. E’ quanto si legge nella dichiarazione della Business Roundtable, organizzazione che riunisce i Ceo dei colossi dell’economia Usa, che sembra segnare, almeno sulla carta, una svolta rispetto al modello della ‘shareholder primacy’, che dagli anni Ottanta impone la massimizzazione dei profitti nell’interesse degli azionisti.
L’organizzazione dei Ceo, oggi presieduta dal numero uno di JPMorgan Chase, Jamie Dimon ha diffuso una dichiarazione sottoscritta da 181 dei 192 membri della Business Roundtable dove si riafferma che “il condiviso fondamentale impegno va verso tutti i nostri azioni” ma anche verso dipendenti, fornitori, clienti e comunità locali.
“Ogni nostro azionista è essenziale – si legge – e noi siamo impegnati a fornire valore a tutti, per il successo futuro delle nostre compagnie, delle nostre comunità e del nostro Paese”. Anche se non è ancora chiaro se e come questa dichiarazione di intenti si trasformerà in nuove pratiche da parte delle corporation, è un segnale che arriva in un momento in cui negli Stati Uniti cresce il dibattito sulle loro responsabilità in un momento di grandi diseguaglianze economiche. Un dibattito in cui sono attivi diversi esponenti democratici, tra i quali anche candidati alla Casa Bianca, con proposte tese a spingere le corporation a considerare le esigenze della società più ampia, dal punto di vista sia sociale che ambientale.
La senatrice Elizabeth Warren, l’ex consigliere economica di Barack Obama che è una dei front runner nella corsa per la nomination democratica, ha proposto un piano che imporrebbe alle corporation di fare entrare nei propri board membri scelti dai dipendenti. Mentre Bernie Sanders, il senatore indipendente che nel 2016 per primo ha sdoganato il termine socialista, che ora non è più un tabù per la sinistra dem, e ora ritenta la scalata alla Casa Bianca, vorrebbe proibire alle corporation di ricomprare le proprie azioni, mossa che fa alzare il loro valore, a meno che non offrano un certo livello di salario e benefits ai dipendenti.