La protesta pacifica, che ha bloccato un importante casello autostradale, ha evidenziato l’urgente necessità di risolvere i problemi del settore
di Mario Tosetti
Centinaia di agricoltori hanno preso d’assalto i caselli autostradali della Valdichiana sul Autostrada del Sole e nei pressi di Grosseto, per protestare contro le politiche agricole imposte dall’UE. La processione di trattori ha causato un imponente blocco stradale, con pesante impatto sulla viabilità. Alla fine, la situazione è tornata alla normalità nel tardo pomeriggio.
Stamattina, circa 250 trattori, organizzati dalla comunità di agricoltori del centro Italia, hanno raggiunto il casello Valdichiana, un numero destinato a salire a 400 entro la fine della giornata. Venendo da tutta la regione, gli agricoltori hanno organizzato la loro protesta in uno spazio aperto vicino all’autostrada, dimostrando il loro orgoglio e la loro preoccupazione per il futuro dell’agricoltura italiana.
La loro protesta, coordinata dal movimento “Riscatto Agricolo”, ha portato alla luce le problematiche riguardanti le normative sulle importazioni di prodotti agricoli, la necessità di eliminare i vincoli alla coltivazione dei terreni e una richiesta generale di detassazione. “Non riusciamo più a sostenere i costi delle aziende agricole”, lamenta un agricoltore, sottolineando la gravità della crisi in atto. “Il costo delle materie prime è salito, mentre quello dei nostri prodotti è diminuito”.
A Grosseto, un’altra manifestazione ha avuto luogo, con dozzine di trattori e vari mezzi pesanti che hanno bloccato parte della strada principale locale, la SP154. Anche se era previsto un dibattito sulle politiche agricole comunitarie, l’autorizzazione per la protesta è stata limitata ad una piccola rappresentanza di agricoltori e un trattore.
Attraverso queste proteste, gli agricoltori italiani hanno inviato un forte messaggio: non vogliono sussidi, ma un riconoscimento equo del valore dei loro prodotti. Inoltre, chiedono riconoscimento per il loro ruolo nella tutela del territorio e nel fornire cibo alla popolazione italiana. Questa protesta evidenzia la profonda preoccupazione che pervade il settore agricolo nazionale e la necessità di risolvere queste questioni al più presto.
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