Il presidente russo Vladimir Putin si è recato a Riad per un incontro con il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammad bin Salman, per discutere la partnership nel settore petrolifero. Nonostante il mandato di arresto internazionale che pende su di lui, Putin è atterrato negli Emirati Arabi Uniti, dove le discussioni hanno riguardato anche le guerre in Ucraina e Israele-Palestina
di Carlo Longo
All’indomani dell’accordo Opec che ha visto una volontaria riduzione della produzione petrolifera, il presidente russo Vladimir Putin ha fatto tappa a Riad per colloqui con il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammad bin Salman. La partnership tra i due colossi petroliferi, che controllano quasi un quinto del petrolio mondiale, era al centro del tavolo delle discussioni, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Nonostante l’esistenza di un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti, Putin ha audacemente proseguito il suo viaggio, effettuando una visita fulminea di un solo giorno. Il leader russo è arrivato ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, dove è stato ricevuto con grandi onori dal ministro degli Esteri Abdullah bin Zayed e dal presidente Mohamed bin Zayed al Nahyan. Tavolo delle discussioni includeva le potenziali svolte della guerra in Ucraina e del conflitto tra Israele e Palestina.
Nonostante l’accusa di crimini di guerra, Putin è stato accolto a braccia aperte negli Emirati Arabi. Le relazioni bilaterali sono state definite dal leader russo come “senza precedenti”, a seguito di ingenti investimenti da parte degli Emiriati nell’economia russa, tant’è da renderli i maggiori investitori del Medio Oriente. Entrambi i Paesi, Arabia Saudita e Emirati Arabi, non riconoscono la competenza della Corte Penale Internazionale, la quale ha emesso il mandato di arresto per Putin. Ciò permette al presidente russo di viaggiare in Medio Oriente senza il pericolo di essere arrestato.
Nel frattempo il Presidente USA Joe Biden ha riaffermato il sostegno all’Ucraina, soprattutto durante i mesi invernali. La vittoria di Putin, secondo il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, sarebbe un disagio per gli Stati Uniti e l’Europa. Ha infine sottolineato che se i fondi americani per l’Ucraina non vengono sbloccati entro fine mese, sarà come regalare un “grande regalo di Natale a Putin”.
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