Un’americana sulla poltrona che fu di Gramsci e Togliatti. Nata con Civati, lanciata da Prodi, oggi sostenuta da Franceschini per il PD è un cambiamento storico. I primi commenti del neosegretario: “Penso alle donne che hanno atteso così tanto, ai giovani e all’impegno contro le disuguaglianze“
di Carlo Longo
La deputata Elly Schlein è la prima donna e il più giovane segretario del Partito Democratico. Un cambiamento storico per il partito di Gramsci e Togliatti. Ha battuto a sorpresa Stefano Bonaccini, che partiva con il favore dei pronostici. E’ stata eletta segretaria del Partito Democratico, dopo aver ribaltato il voto dei circoli e ottenuto la maggioranza dei voti all’80% dello scrutinio, pari al 53,8%. Il segretario uscente, Enrico Letta, ha descritto le elezioni come una “grande festa di democrazia e partecipazione”, mentre il presidente uscente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha augurato a Schlein le sue congratulazioni e buona fortuna nella sua nuova posizione. L’affluenza alle elezioni è stata di circa un milione di persone. Nata politicamente con Pippo Civati, lanciata poi da Romano Prodi, alle primarie è stata sostenuta da Franceschini e Orlando.
Nel suo primo commento a caldo, la neosegretaria parla di una “piccola grande rivoluzione”. “Il popolo democratico – ha detto – è vivo c’è ed è pronto a rialzarsi”. Schlein ha poi spiegato il senso del suo mandato: “Cambiare davvero metodo e visione” con una “linea chiara contro precarietà, la disuguaglianza e per un lavoro di qualità e dignitoso”, senza dimenticare l’emergenza climatica. L’intento è quello di “Ricostruire la fiducia spezzata”.
Secondo Schlein il successo della sua candidatura è anche dovuta al fatto che si è creato “ponte intergenerazionale. Mi hanno colpito – ha detto – le donne di 100 anni che aspettavano da 90 anni di votare una segretaria. Voglio pensare anche ai tanti giovani che hanno espresso primo voto e messo loro impegno, è il momento di ringraziare”.
Chi è Elly Schein
Durante la campagna per le primarie del Partito Democratico, Elly Schlein ha fatto della frase “Noi dobbiamo fare la sinistra” il suo mantra. Schlein, ex vicepresidente della regione Emilia-Romagna, è nata a Lugano nel 1985, ha tre passaporti (americano, svizzero e italiano) ed è figlia di due accademici (il padre Melvin, un americano ebreo aschenazita la cui famiglia ha origini ucraine, la madre italiana, Maria Paola, figlia del giurista e politico Agostino Viviani). Ha studiato cinema, e giurisprudenza, senza laurearsi, e si è dedicata al volontariato per la campagna elettorale di Barack Obama.
Dopo essere entrata in politica nel 2013 come animatrice del movimento “Occupy PD”, è stata eletta al Parlamento Europeo nel 2014. Nel 2019 si è presentata alle elezioni regionali in Emilia-Romagna come capolista di “Emilia-Romagna Coraggiosa”, una lista di sinistra che non ha superato il 4% dei voti. Tuttavia, grazie al supporto delle Sardine e alla sua presenza sui social media, Schlein è riuscita a ottenere oltre 22.000 preferenze e diventare vicepresidente della Regione. Schlein è bisessuale e dichiarata difensore delle istanze LGBT.
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