di Giulio Talarico

La visita in Mozambico del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è di quelle che resterà a lungo nella memoria della comunità italiana di questo strategico paese dell’Africa sud-orientale. Colma di grandi significati è stata la visita a Zimpeto dove ha sede la Comunità di Sant’Egidio, la stessa comunità religiosa romana alla quale si deve la mediazione che esattamente 30 anni fa favorì la pacificazione di questo paese dilaniato da una decennale guerra civile poi arrivata con l’Accordo di pace di Roma. A Zimpeto, quartiere alla periferia a nord della capitale, Mattarella ha visitato il Centro Dream, un complesso sanitario molto efficace destinato alla comunità locale e soprattutto a donne e bambini.

“Conoscevo già quello che questo centro fa – ha detto Mattarella –  però vederlo lo ha raffigurato plasticamente in maniera ancora più efficace ed è uno degli elementi che sottolinea quanto vi sia di rapporto intensissimo, stretto, tra i nostri due Paesi, della quantità di legami che vi sono tra Mozambico e Italia. Grazie per quanto fate, grazie per quello che è stato fatto e verrà fatto ulteriormente, qui nel centro, anche muovendosi nelle zone rurali. Complimenti e grazie, è un contributo al Mozambico, all’Italia e all’umanità”.

Ma forse ancora più toccante è stato l’incontro che il Presidente della Repubblica ha avuto all’Hotel Polana, dove alloggiava, con una parte importante della comunità Italiana formata da cooperanti, imprenditori, manager, volontari. Mattarella è apparso sinceramente colpito dal numero della delegazione e dal loro evidente entusiasmo. Nel suo discorso alla comunità il Capo dello stato ha sottolineato quanto strategico ed importante sia il Mozambico per l’Italia e quanto decisivo sia l’apporto degli italiani che vivono e lavorano qui. Poi Mattarella, instancabilmente, ha salutato e si è soffermato a scambiare due parole con ciascuno degli italiani presenti nel grande salone dello storico albergo Mozambicano.

Mattarella, accompagnato dall’Ambasciatore Italiano a Maputo, Gianni Bardini, ha iniziato questo lungo ciclo di saluti cominciando con la parte imprenditoriale. Primo nei saluti Simone Santi, Presidente della Camera di Commercio Mozambico – Italia e di Eurocam , che vanta piu di 70 imprese, poi il direttore dell’Eni Giorgio Vicini ed un gruppo di suoi colleghi, quindi il country Manager di Saipem, Michele Poggi, e i rappresentanti della CMC, Bonatti, Renco, Ecolibri. Quindi è stata la volta di altre imprese provenienti anche da diverse regioni del paese. Tra queste il Coral Lodge Mozambique una impresa turistica di fascia alta di proprietà di Donatella Scarpa e Filipe Carneiro, imprenditori attivi anche nel settore dell’impiantistica e delle rinnovabili.

Una presenza articolata quella delle imprese italiane in Mozambico che, anche tra le PMI, continuano ad investire e a tenere viva la cooperazione economica. Una sintesi del sistema Italia in Mozambico è stata resa efficacemente da un omaggio artistico fatto al Presidente della Repubblica dalla Camera di Commercio Italiana. Il Presidente Santi ha donato infatti a Mattarella un batique (un tipico prodotto dell’artigianato locale fatto su tela con tecnica di cera e colori) realizzato dalla associazione Funeka e che raffigura il Presidente riunito alla comunità italiana. Nell’opera si raffigura il mare che ha accolto gli italiani, citati da Mattarella, naufragati nel 1400. Si vede poi la diga finanziata dalla cooperazione italiana e costruita dalla CMC negli anni 80-90, l’attuale Floating LNG  di ENI, un’attività che vede coinvolta Saipem nella manutenzione e altre società di servizi come RINA, il Gruppo Leonardo e  l’ISS nella manodopera, formazione. U ‘opera che ricorda una sineddoche, con Mattarella al centro simbolo di una intera comunità

Insomma, la comunità italiana in Mozambico – come ha sottolineato lo stesso Mattarella – è viva, attiva e fortemente integrata  e soprattutto continua a tenere viva l’amicizia storica tra i due paesi, oltre che, naturalmente, a produrre benessere, formare lavoratori, trasferire know how, investire.

Tuttavia non mancano le difficoltà. Gli imprenditori, ricordano unanimemente che il Mozambico è ricco di opportunità e che se l’Europa è primo investitore, l’Italia è leader indiscusso in molti settori, in primis nell’energia. Allo stesso tempo pongono l’accento su questioni pratiche. La prima è la rapidità. Troppe attività sono state studiate, decise e lanciate ma stentano a partire per la lentezza della burocrazia locale. Un altro problema storico è quello dei visti che arrivano in modo ancora una volta lento e faticoso. La stretta post Covid è comprensibile, ma ora – dicono le imprese – è ora di riaprire, snellendo e accelerando. Questo è fondamentale sia per il turismo che per l’arrivo di tecnici e operai.

Un altro aspetto importante della visita di Mattarella, accompagnato come sempre dalla figlia Laura, è stato quello sociale e culturale. Nel centro Dream di Sant’Egidio la delegazione presidenziale è stata accolta da decine di bambini e ragazzi genuinamente festanti che hanno rappresentato in qualche modo anche le altre attività filantropiche di matrice italiana che hanno luogo in Mozambico. Il Progetto Colors , che dagli orfanotrofi delle periferie aiuta i giovani attraverso lo sport e porta promesse di basket negli Stati Uniti e prossimamente in Italia , oppure dal lavoro svolto nelle periferie da Padre Beppe, che gira in moto per le strade di Maputo per fare conoscere l’Università Don Bosco, di cui è rettore.

La visita del Presidente della Repubblica è di quelle che si ricorderà perché ha dato una fortissima spinta a questa già molto attiva comunità. Gli ha dato la forza necessaria per crescere e per aiutare a spingere questo paese ancora di più verso quello sviluppo e quella crescita sociale che merita.

Mattarella, dopo l’incontro con la comunità italiane è dunque partito per la sua visita ufficiale nella Repubblica dello Zambia. A Lusaka, Mattarella è stato ricevuto dal Presidente, Hakinde Hichilema, alla State House. Il Presidente  ha visitato, quindi, la Scuola Italiana di Lusaka dove ha incontrato gli studenti. Successivamente si è recato al Centro Culturale Italo-Zambiano per incontrare una rappresentanza della collettività italiana presente in Zambia.

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