Le azioni di Microsoft, il gigante di Redmond, sono aumentate dell’1,5% nelle prime ore di contrattazione, portando la capitalizzazione di mercato dell’azienda a 2.888 miliardi di dollari. Contemporaneamente, le azioni di Apple hanno registrato una perdita di circa un punto percentuale, con una capitalizzazione di mercato appena al di sotto dei 2.870 miliardi
di Mario Tosetti
È un momento di grande suspense per Microsoft e Apple, entrambe in gara per aggiudicarsi il primato su Wall Street. Un fenomeno del genere non veniva osservato dalla crisi pandemica, quando le valutazioni di mercato di entrambe le compagnie oscillavano frequentemente durante il giorno. Attualmente, Microsoft ha temporaneamente superato Apple, dopo un lungo periodo di predominio di quest’ultima. Le azioni di Microsoft, il gigante di Redmond, sono aumentate dell’1,5% nelle prime ore di contrattazione, portando la capitalizzazione di mercato dell’azienda a 2.888 miliardi di dollari. Contemporaneamente, le azioni di Apple hanno registrato una perdita di circa un punto percentuale, con una capitalizzazione di mercato appena al di sotto dei 2.870 miliardi.
Questa competizione è una storia affascinante per gli osservatori del settore tecnologico, dal momento che le aziende sono state rivali sin dagli anni ’80. Tutto iniziò quando Apple, fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak, accusò Microsoft di aver copiato il ‘design e l’interfaccia’ del software Macintosh. Sebbene Apple abbia perso una causa sul diritto d’autore contro Microsoft negli anni ’90, che ha permesso a quest’ultima di dominare il mercato dei PC per decenni, Apple ha poi asceso al trono del mercato azionario, diventando l’unica azienda a raggiungere una capitalizzazione di mercato di tre trilioni di dollari.
Il predominio in borsa di Apple è dovuto al successo dell’iPhone, che ha consentito all’azienda di superare Microsoft in termini di valore di mercato nel 2010, mantenendo in seguito la leadership, ad eccezione di brevi periodi di avvicendamento.
Ora Microsoft è pronta a rivendicare la corona con una posizione più stabile, grazie a investimenti strategici e tempestivi nell’intelligenza artificiale generativa, come l’accordo da 13 miliardi di dollari con OpenAI. Al contrario, Apple rischia a causa della sua eccessiva dipendenza dalle vendite dell’iPhone, che per oltre un decennio le ha garantito stabilità e prosperità. Nonostante le vendite dell’iPhone continueranno a essere un pilastro per l’azienda, si prevede che il mercato si orienterà fortemente verso l’intelligenza artificiale nei prossimi anni. In questo scenario, la leadership di Microsoft potrebbe rivelarsi non più temporanea, ma duratura.