Il dossier energia è tornato in cima alle priorità con la guerra in Medio Oriente. Meloni così ha intrapreso una missione con il duplice obiettivo da un lato di cooperare al fine di contenere i flussi migratori e dall’altro la necessità di rilanciare le strategie di diversificazione energetica. La presentazione del Piano Mattei è invece rimandata a inizio 2024
di Carlo Longo
Il conflitto in Medio Oriente ha riportato il dossier energia tra quelli di primo piano per il governo. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di partire per una mission lampo in Mozambico e Congo. La missione si propone il duplice obiettivo da un lato di cooperare al fine di contenere i flussi migratori e dall’altro la necessità di rilanciare le strategie di diversificazione energetica.
Meloni giunta in Mozambico è stata ricevuta a Maputo dal presidente della Repubblica Filipe Nyusi.”Abbiamo dovuto rinviare a gennaio la conferenza Italia-Africa che era prevista a novembre per capire meglio il quadro della situazione internazionale che sta evolvendo. Il Presidente del Mozambico ha garantito la sua presenza e la cooperazione nella stesura del Piano Mattei. Non ci sarebbe nulla di nuovo se presentassimo un piano all’Africa. La cosa nuova è scriverlo insieme, stabilire le priorità e portare avanti una strategia”, ha affermato Giorgia Meloni nel corso della conferenza congiunta al termine dell’incontro.
“La presidente Meloni è stata chiara, ha detto che nel settore energetico possiamo fare di più e molto meglio, e sono d’accordo. L’Eni a Cabo Delgado sta realizzando il suo lavoro, con tanti progetti visibili, e la popolazione lo vede. È un’azienda all’avanguardia”, ha commentato Nyusi.
Subito dopo la premier ha raggiunto Brazzaville, nella Repubblica del Congo, per la seconda tappa della missione. Qui Meloni ha incontrato il presidente del Congo Denis Sassou Nguesso, e il primo ministro Anatole Collinet Makosso. Dopo la cena offerta dalla presidenza del Congo, in serata il programma prevede la partenza della premier per Roma.
La collaborazione in termini energetici con i due Paesi africani, secondo le stime effettuate dall’esecutivo di Mario Draghi, dovrebbe essere tutt’altro che irrisoria. L’Italia dovrebbe ricevere dal Mozambico un miliardo di metri cubi di gas naturale liquefatto (Gnl) nell’inverno 2023-2024 e circa 4 miliardi di metri cubi nell’inverno 2024-2025. Dal Congo invece l’Italia dovrebbe ricevere fino a 4,5 miliardi di Gnl per il 2025-2026.
Guardando al continente africano nel suo complesso, comunque, la guerra tra Israele e Hamas ha costretto il governo a posticipare all’inizio del 2024 la presentazione del Piano Mattei che avrebbe dovuto essere presentato nel corso della conferenza Italia- Africa all’inizio di novembre.
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