La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato al Forum Internazionale del Turismo a Baveno, sul Lago Maggiore. La premier ha voluto sottolineare quanto il turismo sia il motore chiave dell’economia italiana seppure troppo spesso è stato trascurato. Meloni ha anche inviato un messaggio al summit sul grano ucraino
di Carlo Longo
Una sala avvolta nel rosso e un minuto di silenzio per commemorare Giulia Cecchettin e tutte le donne vittime di femminicidio in Italia e nel mondo hanno segnato l’inizio della seconda giornata del primo Forum Internazionale del Turismo a Baveno, sul Lago Maggiore. L’evento, ideato e organizzato dal Ministero del Turismo, è stato l’occasione per riunire importanti figure politiche e professionisti del settore per discutere delle prospettive e delle opportunità del comparto turistico.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in videoconferenza, ha enfatizzato l’importanza del turismo come motore chiave dell’economia italiana, pur riconoscendo che spesso è stato trascurato. “Nei primi quattro mesi del 2023 abbiamo registrato un aumento del 43% dei turisti e 130mila assunzioni nel settore”, ha dichiarato la presidente.
Meloni ha anche toccato la problematica della carenza “cronica” di lavoratori, attribuendola alle politiche assistenzialiste del passato e sottolineando la decisione di abolire il reddito di cittadinanza per coloro che hanno possibilità di lavorare.
La ministra del Turismo, Daniela Santanché, ha aperto il Forum sottolineando il bisogno di combattere la piaga del femminicidio e promuovere la condizione delle donne nel mondo. Ha poi ricordato Giulia e tutte le donne vittime di violenza, sottolineando l’urgenza di impegnarsi per la libertà delle donne.
Durante l’evento, il presidente del Baveno Calcio, Massimo Zacchera, ha consegnato a Santanché la maglia della squadra femminile, nota per il suo impegno contro la violenza di genere. Sul palco si sono alternati anche i ministri del Turismo di diversi paesi e il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini. Al Forum era presente anche una tavola rotonda con vari esperti e personalità, tra cui Andrea Abodi, responsabile del dicastero per lo Sport e i Giovani, Flavio Briatore, Urbano Cairo, Stefano Domenicali e Giovanni Malagò. L’evento si è concluso con un intervento del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha parlato della bellezza.
“L’Italia è al fianco dell’Ucraina, ribadisce Meloni in un messaggio inviato al Vertice di Grain from Ukraine”
“L’Italia è e continuerà ad essere un alleato affidabile per l’Ucraina”, ha dichiarato Giorgia Meloni in un recente videomessaggio diffuso in occasione del vertice di Grain from Ukraine. Questo programma di aiuto alimentare, promosso da Kiev, è diretto ad assicurare l’invio di grano verso le nazioni più impoverite dell’Africa.
La dichiarazione di Meloni arriva in un momento di grave tensione nel panorama internazionale, con l’escalation militare in Medio Oriente che rischia di distogliere l’attenzione dal delicato contesto ucraino.
Il premier italiano ha voluto rassicurare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando come “l’impegno italiano verso l’Ucraina non mancherà, poiché riteniamo che il futuro dell’Ucraina sia un futuro di pace, libertà, e di integrazione europea”.
L’iniziativa Grain from Ukraine ha dimostrato immediatamente il suo valore, raccogliendo nei primi giorni di attivazione circa 100 milioni di dollari, come riportato dal giornale Ukraisnka Pravda. All’importo totale contribuirà anche l’Italia con un sostegno finanziario di due milioni di euro.
“Questa iniziativa ha un significato simbolico potente. L’Italia accoglie con entusiasmo l’impegno di Kiev nel dar vita a questo progetto e conferma il propria disponibilità a fornire un ulteriore contributo”, ha aggiunto Meloni nel videomessaggio.
Meloni si è quindi rivolta alla Russia, chiedendo il rinnovo del loro sostegno alla Black Sea Grain Initiative per assicurare che i prodotti agricoli ucraini possano raggiungere i mercati internazionali. Ha sottolineato che ciò contribuirà in particolare a sostenere i Paesi più vulnerabili in termini di sicurezza alimentare.
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