Da gennaio l’ex numero 1 di PMI prenderà la guida del gigante della moda reggiano di proprietà della famiglia Maramotti. Manager e azienda accomunati da spirito innovativo, internazionalità e amore per l’arte contemporanea
di Ennio Bassi
A partire dal prossimo 3 gennaio Eugenio Sidoli sarà il nuovo amministratore delegato di Max Mara, la casa di moda di proprietà della famiglia Maramotti che ha sede a Reggio Emilia e che rappresenta a livello mondiale una delle eccellenze del “Made in Italy”. Sidoli, reggiano doc, è un manager di prestigio internazionale con una lunga carriera in Philip Morris International (PMI) dove è stato per 27 anni ricoprendo diversi incarichi di vertice tra i quali Amministratore Delegato Italia dal 2003 e, prima, in Serbia e Montenegro e in Spagna con lo stesso incarico. Durante il suo mandato in Philip Morris Italia, l’azienda ha rafforzato la sua leadership e ha esteso i suoi impegni nel Paese con un grande investimento manifatturiero da 1200 addetti e oltre un miliardo di euro a Crespellano (Bologna) e accordi agricoli con Coldiretti ed il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per assicurare sostenibilità a circa 1000 imprese tabacchicole italiane.
Il risultato più significativo ottenuto da Sidoli è l’introduzione nel mercato italiano di IQOS, il rivoluzionario sistema che riscalda il tabacco senza bruciarlo; una tecnologia destinata a sostituire per sempre il consumo di sigarette tradizionali, che ha già convinto oltre un milione di fumatori italiani. Sidoli ha anche avuto un ruolo attivo a sostegno di numerose iniziative associative su investimenti esteri, sviluppo sociale e educazione. Come rappresentante di Philip Morris Italia, ha svolto il ruolo di coordinatore dell’Advisory Board degli Investitori Esteri in Confindustria, di Vice-Presidente di AmCham (Amercan Chamber of Commerce in Italy), Vice-Presidente di ValoreD e di consigliere in Federchimica e in Confindustria Emilia Centro. Attualmente svolge attività di consulenza, è membro di Task Force Italia, membro del Comitato di Indirizzo della Bologna Business School e consigliere presso i CdA di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, di Istituzione Bologna Musei (Comune di Bologna) e di ASPHI onlus. Più di recente ha anche condotto in porto “Silk-Faw” la joint venture cino-americana nata per la costruzione di “supercar”, che ha aperto uno stabilimento a Gavassa, il suo più grande in Europa, nei pressi di Reggio Emilia. Sidoli è anche un importante collezionista di arte contemporanea e uno dei massimi esperti italiani di “street art” e di “subvertising”.
Max Mara è una casa di moda italiana tra le più conosciute e apprezzate nel mondo per la sua capacità di interpretare il concetto più alto di classe e bellezza nella mondo della moda. Controllato dalla società Max Mara Fashion Group l’azienda si occupa di progettazione, produzione e vendita di abbigliamento femminile, specializzata in capispalla. Fondata nel 1951 da Achille Maramotti a Reggio Emilia, la casa di moda nasce col nome di Confezioni Maramotti e con l’obiettivo di introdurre i processi industriali americani nella cultura della grande sartoria europea, creando il pret-à-porter italiano.
Nel 1957 l’azienda si espande e si trasferisce nella nuova sede progettata dall’architetto industriale Eugenio Salvarani, cambiando il nome in Max Mara: la parola “Max” è un superlativo, “Mara” è un diminutivo del cognome del fondatore. Achille Maramotti sceglie il cappotto maschile come capo icona per il guardaroba femminile e negli anni ’60, Max Mara istituisce il suo creative studio per fare ricerca sulle modalità di espressione e di personalizzazione del capospalla.
Negli anni ’70 e ‘80, iniziano a collaborare con Max Mara stilisti internazionali. Tutti nomi di grande fama. Star del calibro di Karl Lagerfeld o Anne-Marie Beretta. Nello stesso periodo parte anche la collaborazione con fotografi come Richard Avedon, Steven Meisel, Mario Sorrenti o Craig McDean. Un segno distintivo dell’azienda frutto della grande passione della famiglia Maramotti per l’arte contemporanea.
E’ proprio da questa passione che nascono due premi che in qualche modo hanno fatto e stanno facendo la storia della creatività internazionale. Uno è il “Women In Film Max Mara Face of the Future Award”, un premio che viene assegnato all’attrice che sta vivendo un periodo particolarmente interessante nell’industria cinematografica e televisiva, per l’impegno sociale e i contributi alla comunità in generale, e per la capacità di distinguersi in termini di grazia, eleganza e stile. L’altro premio è il Max Mara Art Prize for Women” un progetto artistico dedicato alle donne nato nel 2005 dalla collaborazione con la galleria londinese Whitechapel Gallery che permette alle vincitrici di trascorrere sei mesi in Italia per studiare, fare ricerca e collaborare con artisti locali.
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