La struttura é costata 320 milioni di dollari e il Pentagono ha annunciato che verrá riparata al massimo entro una settimana
Il molo di Gaza costruito dall’esercito americano per fornire aiuti umanitari alla popolazione palestinese bersagliata dai raid israeliani é stato danneggiato dal mare molto mosso. In pratica le mareggiate hanno scollegato dal resto della struttura la piattaforma galleggiante ancorata al largo dove attraccano le grandi navi da carico. Lo ha riferito il Pentagono, precisando che gli ingegneri dell’esercito stanno lavorando per risistemarlo e i funzionari del Dipartimento della Difesa sperano che possa tornare operativo entro ua settimana.
Il molo, che si chiama Jlots: Joint Logistics Over-the-Shore, è costato 320 milioni di dollari ed è composto da due parti: la grande piattaforma galleggiante e il molo vero e proprio, che è collegato direttamente alla costa con una lunga passerella, fatta in modo che i camion ci passino sopra. Gli aiuti umanitari arrivavano da Cipro a bordo di enormi cargo che attraccavano alla piattaforma galleggiante scaricando qui le casse contenenti beni di prima necessitá, che venivno poi caaricati su navi militari piccole che li trasportavano fino al molo ancorato alla cosa e quindi consegnati alla missione del Programma alimentare mondiale dell’Onu, che si occupava della distribuzione.
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