Dopo Cavani, il Ministero della Cultura rende omaggio all’indimenticabile interprete di “Mimi Metallurgico”, fresca stella della “walk of fame” di Hollywood. Polemica provocata involontariamente da Castellitto con il Centro Sperimentale di Cinematografica. L’attore: “mi hanno cacciato”
di Ennio Bassi
L’attore italiano Giancarlo Giannini è stato celebrato in un evento presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali a Roma, organizzato da Vittorio Sgarbi e con la partecipazione del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e dei sottosegretari Lucia Borgonzoni e Gianmarco Mazzi. Tra gli ospiti illustri, personalità del cinema italiano come Liliana Cavani, Michele Placido, Sergio Castellitto e il produttore Pietro Valsecchi. L’evento è stato dedicato alla carriera dell’attore, tra i cui titoli più celebri figurano “Dramma della gelosia” di Ettore Scola, “Il male oscuro” e “I picari” di Mario Monicelli, e le opere di Lina Wertmuller, a cui Giannini ha recentemente dedicato il suo riconoscimento sulla Walk of Fame di Hollywood.
Sgarbi ha spiegato così le ragioni di questa nuova celebrazione: “Lo spirito è di celebrarli come tesori nazionali viventi, come in una scuola di Atene, dove alcuni amici si riunivano per dire il bene e quello che avevano ricevuto da alcuni di loro. Lo abbiamo fatto con Liliana Cavani, per il suo novantesimo compleanno, e ora con Giannini, subito dopo aver ricevuto la stella sulla Walk of Fame negli Stati Uniti, che potenzia ulteriormente il riconoscimento universale del suo valore”.
Durante la cerimonia, è emersa una polemica riguardante il licenziamento di Giannini da docente e membro del consiglio di amministrazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, la più prestigiosa scuola di cinema italiana. L’argomento è stato sollevato da Sergio Castellitto, che ha espresso il suo rammarico per l’assenza di Giannini nel corpo docente dell’istituzione. Giannini ha spiegato di essere stato “cacciato” senza alcuna spiegazione ufficiale, dopo aver insegnato recitazione e fatto parte del consiglio di amministrazione per vent’anni.
Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha prontamente promesso di intervenire personalmente per risolvere la questione, tra l’approvazione e gli applausi del pubblico presente. Vittorio Sgarbi, dal canto suo, ha definito Giannini un “tesoro nazionale vivente” e ha sottolineato l’importanza di celebrare le personalità del mondo della cultura durante la loro vita.
La carriera di Giancarlo Giannini spazia dal cinema italiano al panorama internazionale, avendo lavorato con registi di fama mondiale come Stanley Kramer, Ridley Scott e Francis Ford Coppola. Tuttavia, è il suo legame con Lina Wertmüller ad aver lasciato un’impronta indelebile nel cinema italiano, con opere come “Pasqualino Settebellezze”, “Mimì metallurgico ferito nell’onore” e “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”.
(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati