Confermata anche per il 21 maggio l’Allerta Rossa nella Regione dell’Emilia Romagna. La conta dei danni è solo all’inizio, Meloni lascia in anticipo il G7 e si attende il Cdm straordinario fissato per il 23 maggio
di Carlo Longo
Non cessa l’emergenza in Emilia- Romagna a causa dell’eccezionale ondata di maltempo. Al momento i luoghi sono sommersi dal fango e la conta delle vittime è salita a 14, mentre si cercano ancora i dispersi.
A quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni sarà il 21 maggio in Emilia Romagna, per una visita ai territori messi in ginocchio dal maltempo. Meloni nelle prossime ore lascerà, in anticipo, il G7 di Hiroshima, proprio per seguire da vicino l’evoluzione dei soccorsi e della situazione. Il programma è ancora in via di definizione; strettamente legato alle condizioni meteo
Incessante il lavoro dei vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso, ancora soprattutto a Forlì e Ravenna dove permangono le maggiori criticità. Se da una parte è stata confermata l’Allerta Rossa anche per la giornata di domenica 21 maggio dall’altra, per dare un segnale di normalità alcune scuole nella provincia di Forlì riapriranno il lunedì ed è stata riaperta l’A14 tra Faenza e Forlì.
Nella giornata, però, si è verificata un’emergenza nell’emergenza. Un elicottero è caduto a Belricetto di Lugo, in provincia di Ravenna, mentre era impegnato in un intervento per i guasti alla linea elettrica provocati dal maltempo. Secondo quanto si apprende le quattro persone a bordo sono rimaste ferite: già estratte dai vigili del fuoco, sono state portate via in eliambulanza. Il velivolo sarebbe un mezzo privato della ditta ‘EliOssola’. Secondo una prima ricostruzione, l’elicottero avrebbe tentato un atterraggio di emergenza.
La conta dei danni è comunque solo all’inizio. Distrutti edifici e abitazioni e numerose le conseguenze sull’agricoltura. Secondo la stima di Coldiretti “è andata perduta quest’anno la produzione di almeno 400 milioni di chili di grano nei terreni allagati dell’Emilia Romagna, dove si ottiene circa 1/3 del grano tenero nazionale, mentre il raccolto della frutta sarà compromesso per i prossimi quattro o cinque anni perché l’acqua rimasta nei frutteti ha “soffocato” le radici degli alberi fino a farle marcire con la necessità di espiantare e poi reimpiantare intere piantagioni”.
Intanto si attende il Cdm straordinario del 23 maggio dopo il quale con ampia probabilità si disporrà un intervento a sostegno del sistema produttivo, si immagina una misura per rendere gratuita la garanzia del Fondo Centrale per le imprese e che incrementerebbe la misura della garanzia rilasciata dal Fondo fino a percentuali massime consentite dalla normativa Ue sugli aiuti di Stato.
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