Nel nuovo decreto Aiuti sono contenute numerose misure per far fronte al caro energia. In molti casi sono misure che prevedono aiuti alle imprese, per le famiglie vi è l’innalzamento del tetto dei fringe benefit. Previste le modifiche del Superbonus

Il decreto contiene, inoltre, la proroga fino a dicembre 2022 per i crediti d’imposta per le imprese che acquistano energia elettrica e gas, la proroga del taglio delle accise, la possibilità per le aziende di richiedere la rateizzazione delle bollette, l’innalzamento a 5 mila euro al tetto del contante e un contributo fino a 50 euro per le attività commerciali che comprino un registratore telematico.
Come è evidente da questo rapido elenco la maggior parte delle misure riguarda l’energia e sono dirette soprattutto a sostenere le imprese. Nel dl Aiuti- Quater sono stanziati 3,4 miliardi di euro fino al 31 dicembre 2022 da erogare sotto forma di credito d’imposta a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas. Viene, così, prorogata una misura che altrimenti sarebbe scaduta a novembre. Prorogato anche il taglio delle accise della benzina fino al 31 dicembre.  E’ stata, inoltre, prevista la rateizzazione delle bollette per le imprese  che potranno chiedere una rateizzazione per 36 rate mensili degli importi dovuti per energia elettrica e gas per i consumi effettuati nel periodo dal 1 ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023. Potranno accedere alla rateizzazione tutte le imprese residenti in Italia e potranno essere rateizzate tutte le somme eccedenti l’importo contabilizzato nel 2021. Per poter accedere alla misura le imprese dovranno presentare un apposita domanda secondo la procedura stabilita in un decreto del Mise.  Si decade dal beneficio della rateizzazione in caso di inadempimento di due rate consecutive.

 

Nel nuovo decreto è previsto un intervento di Sace Spa, controllata del Mef, al fine di concedere una garanzia pari al 90% degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia.

Per quanto riguarda le misure a sostegno delle famiglie vi è soprattutto l’innalzamento del tetto da 600 euro a 3 mila euro  per l’esenzione fiscale dei fringe benefit. Con questa misura si vuole incrementare lo stipendio dei lavoratori così da consentirgli di far fronte alle spese dell’energia. La platea di chi potrà beneficiarne al momento sarebbe circa il 17% dei 18 milioni di lavoratori dipendenti.

In relazione al Superbonus nel dl Aiuti Quater sono introdotte alcune modifiche alla disciplina finora in vigore. In particolare, viene anticipata la rimodulazione al 90%, viene introdotta la possibilità , anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, ma con un doppio vincolo: i lavori devono riguardare la prima casa e i proprietari non devono raggiungere i 15 mila euro di reddito (innalzata in base al quoziente familiare). Per calcolare la soglia fissata a 15.000 euro occorrerà sommare tutti i redditi della famiglia e dividerli poi per un coefficiente determinato dal numero di membri del nucleo familiare. Ad ogni modo il Superbonus continuerà ad essere applicato al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette che unifamiliari i cui lavori siano completi almeno al 30% entro il 30 settembre 2022.

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