di Massimo Cellini
Nelle strategie post pandemiche di Big Pharma la prima ad rivelare le proprie è Pfizer. L’azienda farmaceutica americana ha annunciato di essere al lavoro sull’ipotesi di dare vita ad un piano di vaccinazione annuale contro il coronavirus, cioè di un piano che si ripeta anche oltre quest’anno in modo da estirpare definitivamente il virus. Ad annunciarlo Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer, in una nota in cui il gruppo farmaceutico Usa e il suo partner tedesco BioNTech dettagliano il nuovo accordo di fornitura siglato con l’Unione europea per 1,8 miliardi di dosi nel periodo 2021-23. “Proseguire la vaccinazione” contro il coronavirus pandemico “oltre il 2021 è fondamentale poiché Covid-19 continua a diffondersi rapidamente in tutta Europa e nel mondo. Dopo più di un anno” dall’inizio dell’emergenza “- ha spiegato Bourla – continuiamo a migliorare la conoscenza di Covid-19 e stiamo lavorando per capire se, analogamente a quanto accade con l’influenza stagionale, la vaccinazione annuale possa fornire la protezione più duratura” contro Sars-CoV-2.
“Siamo orgogliosi di poter essere un partner a lungo termine nella battaglia dell’Ue contro questa devastante pandemia – aggiunge il Ceo – e di rimanere fermi nel nostro impegno a produrre e fornire potenzialmente miliardi di dosi in più del nostro vaccino ogni anno”. “Ci sono prove crescenti che Covid-19 continuerà a rappresentare una sfida per la salute pubblica per anni – sottolinea Ugur Sahin, co-fondatore e amministratore delegato di BioNTech – Questo contratto con la Commissione europea garantirà che dosi sufficienti di Comirnaty siano disponibili per tutti i cittadini dell’Ue anche nel 2022 e nel 2023. Con queste dosi aggiuntive e i nostri continui investimenti in ricerca e sviluppo, volti ad adattare il nostro vaccino per affrontare varianti nuove ed emergenti” di Sars-CoV-2, “continueremo ad avere un impatto significativo negli sforzi dell’Ue per proteggere la salute pubblica”.
“Sulla base delle proiezioni attuali, Pfizer e BioNTech ritengono di poter produrre almeno 2,5 miliardi di dosi del vaccino” Comirnaty contro Covid 19 “in totale entro la fine del 2021, con il potenziale di fornire fino a 3 miliardi di dosi” a livello globale, sottolineano il gruppo farmaceutico Usa e il suo partner tedesco nella nota. I 900 mln oggetto nel nuovo contratto verranno erogati su base mensile a partire dal prossimo dicembre e la fornitura proseguirà fino al 2023. Considerando anche l’opzione di ulteriori 900 mln di dosi, sale quindi a 2,4 mld di dosi la fornitura di vaccino anti-Covid all’Unione europea entro il 2023. Tutte le dosi per la Ce dovrebbero essere prodotte nell’Unione europea, precisano le due aziende.
Pfizer Inc., forse la protagonista più importante nella lotta alla pandemia, è un’azienda farmaceutica statunitense. È la più grande società del mondo operante nel settore della ricerca, della produzione e della commercializzazione di farmaci. La società ha sede a New York, è quotata alla Borsa di New York e fa parte dell’indice Dow Jones dall’8 aprile 2004.
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