La legittimità dello sciopero dei gestori delle pompe di benzina annunciato per il 25 e 26 gennaio è stata confermata dall’Autorità garante per gli scioperi. Intanto il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato l’introduzione di nuovi divieti per i fumatoriù
di Mario Tosetti
Il tavolo interlocutorio tra l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e le associazioni sindacali dei gestori delle pompe di benzina non ha prodotto i risultati attesi. Il governo ha, inoltre, varato il decreto Trasparenza dei prezzi del carburante, rivolto proprio ai gestori delle stazioni di servizio imponendogli diversi obblighi. Pertanto, le associazioni sindacali hanno deciso di confermare l’annuncio dello sciopero “dalle 19.00 del 24 gennaio 2023 alle 07.00 del 27 gennaio 2023” .
Lo stop dei gestori delle pompe di benzina è stato dichiarato regolare nella proclamazione dall’Autorità garante per gli scioperi guidata da Giuseppe Santoro-Passarelli. L’unico invito riservato alle associazioni, secondo quanto dichiarato dall’Autorità garante per gli scioperi, è quello di ridurre la durata complessiva dello sciopero “al fine di limitare i disagi a cui, inevitabilmente, andrebbero incontro i cittadini utenti, a fronte di una prolungata chiusura dei distributori di carburante sulla rete ordinaria e autostradale”.
Intanto dal governo arriva un’ulteriore stretta per i fumatori. A vent’anni da quando fu introdotta la legge che vieta il fumo nei locali pubblici il ministro della Salute Schillaci ha esplicitato l’intenzione di allargare il divieto anche ad altri luoghi qualora siano presenti donne incinta o bambini e introducendo il divieto di allestire sale fumatori nei locali al chiuso. In cantiere anche il divieto di fumare al chiuso le sigarette elettroniche.
“Il governo intende affrontare la prevenzione e il contrasto del tabagismo, tuttora la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile in Italia, per conseguire l’obiettivo sfidante del Piano europeo contro il cancro 2021 di creare una generazione libera dal tabacco, nella quale meno del 5% della popolazione consumi tabacco entro il 2040. È in vista una ulteriore stretta rispetto alla legge Sirchia, per estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza, eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori nei locali chiusi, estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti non da fumo, estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina e ai device dei prodotti del tabacco riscaldato”, ha annunciato il ministro Orazio Schillaci, in audizione davanti alla commissione Affari sociali della Camera sulle linee programmatiche del suo dicastero.
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