In occasione del vertice dell’Epc a Chisinau, in Moldavia, argomento di discussione è stato l’ingresso della Nato nell’Ue. La presidente del Consiglio ha fatto sapere di essere desiderosa di aprire le porte dell’Ue non solo a Kiev ma anche ad altri Paesi quali la stessa Moldavia, la Georgia, i Balcani
di Mario Tosetti
I leader dei 47 Paesi che hanno deciso di aderire alla Comunità politica europea, l’Epc, hanno scelto di riunirsi a Chisinau in Moldavia. Uno degli argomenti cardine del vertice è stata l’Ucraina, non solo per la vicinanza geografica ma anche per la presenza tra i partecipanti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“L’Italia è una delle Nazioni che sono in assoluta prima fila nel sostegno all’Ucraina. Chiaramente, con i nostri alleati e valutando insieme che cosa si debba fare sia per aiutare gli ucraini a difendersi, sia per favorire un percorso che ci porti a terminate questo conflitto”, ha affermato Giorgia Meloni che ha poi ribadito l’importanza del proseguire sui passaggi che condurranno l’Ucraina ad aderire all’Ue. “Questo vertice è molto importante per ribadire che l’Europa è soprattutto una civiltà, tutto questo assume un significato nel momento in cui ci troviamo qui nell’attuale contesto, ci troviamo con il presidente Zelensky e con l’Ucraina che difende quel valore di libertà, lo facciamo qui in Moldova che è un’altra Nazione minacciata e sarebbe a sua volta coinvolta in una sorta di domino, se gli ucraini non si fossero difesi come stanno facendo, e lo facciamo anche in un momento in cui quelle crisi hanno messo a nudo le criticità europee anche in tema di approvvigionamento energetico, di interconnettività”, ha aggiunto Meloni.
La premier ha, inoltre, fatto sapere che nella sua visione di Unione europea l’allargamento non è circoscritto alla sola Ucraina. Io credo che il grande messaggio oggi sia soprattutto un messaggio di apertura vera a quelle Nazioni che europee sono ed europee vogliono essere a 360 gradi: Ucraina, Moldova, Georgia, Balcani occidentali, tutte sfide che non direi di ingresso nell’Unione europea, ma di ricongiungimento che l’Italia sostiene”, ha affermato la presidente del Consiglio.
Ad ogni modo appare chiaro che, al di là delle visioni futuribili, il nodo dell’adesione dell’Ucraina alla Nato non potrà per forza di cose avere una risoluzione immediata. “Siamo sostenitori della politica delle porte aperte, ma l’ingresso di Kiev nella Nato sarà oggetto del vertice di Vilnius, dove a luglio si incontreranno i Paesi della Nato”, ha precisato Meloni.
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