di Carlo Longo
Pace fu. Fratelli d’Italia e Forza Italia si presenteranno uniti, insieme alla Lega, alle prossime consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La notizia si apprende in una nota congiunta diffusa da FdI- FI diffusa al termine dell’incontro tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni nella sede di Fratelli d’Italia in Via della Scrofa a Roma. I due leader, nel corso dell’incontro “hanno fatto il punto sui dossier economici più urgenti, a partire dal caro energia, tema che, tra l’altro, sarà al centro del prossimo Consiglio europeo”.
L’incontro è durato circa un’ora e mezza, un incontro privato a cui non ha partecipato nessun altro. Il Cavaliere non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa, nè prima nè dopo l’incontro ma ha scritto in un post sui social: “Ho incontrato Giorgia Meloni a Roma. Stiamo lavorando insieme per dare il più presto possibile all’Italia un Governo forte, coeso e di alto profilo che sappia affrontare le urgenze sin da subito”.
“Smentiti i gufi e la sinistra, il centrodestra è determinato a partecipare alle consultazioni con una delegazione unitaria per poi offrire al più presto un governo all’altezza delle aspettative degli italiani”, ha immediatamente cavalcato l’onda dell’equilibrio ritrovato la Lega in una nota.
L’incontro tra i due leader del centrodestra lasciava presagire che il Cavaliere fosse ben disposto, si è tenuto in una sede insolita considerato che tutti precedenti vertici del centrodestra si sono tenuti nelle residenze di Berlusconi. Accontentata quindi Giorgia Meloni che, già prima del voto aveva richiesto che i leader si incontrassero non più a casa Berlusconi, ma almeno in territorio neutro, ovvero alla Camera. Inoltre, l’incontro è stato preceduto da una nota divulgata da Licia Ronzulli, la cui mancata designazione ad un ministero di peso era stata percepita da Berlusconi, come lui stesso ha dichiarato, un affronto personale. “Il caso Ronzulli non è mai esistito e comunque non esiste più’”, ha detto la senatrice azzurra annunciando che FI salirà al Colle assieme agli alleati per le consultazioni. Anche Matteo Salvini, che nei giorni del braccio di ferro tra la leader di FdI e Belrusconi si è ritagliato un ruolo da mediatore, ha commentato a caldo la notizia dell’incontro dispensando “ottimismo”.
Nel faccia a faccia sembra che Berlusconi abbia insistito a lungo perché Elisabetta Casellati sia nella squadra di governo – e sembra di averla spuntata per lei, con il ministero delle Riforme – avrebbe chiesto espressamente il presidente della Croce rossa, Francesco Rocca, al ministero della Salute e il ruolo di vicepremier per Antonio Tajani. Forza Italia sembra sia riuscita ad ottenere cinque ministeri, quanti la Lega se si considera Giorgetti all’Economia un tecnico. L’incontro riparatore, in ogni caso, sembra sia finito con una tregua forzata, ma necessaria per far decollare il governo di centrodestra.
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