L’apertura ufficiale delle elezioni presidenziali USA parte da Iowa, con il caucus destinato ad assegnare la nomination per il Partito Repubblicano
di Carlo Longo
La corsa alla Casa Bianca negli Stati Uniti accende i motori con i caucus in Iowa, previsti per la notte tra il 15 gennaio (ore 2 in Italia). Il successo di Donald Trump è stato così schiacciante che l’Associated Press ha potuto dichiararlo vincitore appena 31 minuti dopo l’avvio delle votazioni. L’esito è tale da fare presupporre un’amplia conquista, non è ancora chiaro se supererà il prestigioso 50% dei voti complessivi, ma sembra avviato a conquistare la nomination del Partito repubblicano e mandare un segnale di allarme al presidente in carica Joe Biden, in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre. Alla luce dei risultati attuali, ci si interroga su chi finirà al secondo posto: l’ex ambasciatrice all’Onu Nikki Haley o il governatore della Florida Ron DeSantis. La loro posizione potrebbe determinare le chance di bloccare la marcia del magnate di New York.
I sondaggi pre-elettorali indicavano una netta preferenza verso Trump, senza lasciare margini di dubbio sulla sua vittoria. Nonostante le quattro accuse a suo carico, l’attenzione si è invece riaccesa su di lui, anziché danneggiarlo. Le sue promesse politiche, dall’aborto ai tagli fiscali, sembrano aver primeggiato sulle sue controversie personali per gli elettori. La portata del suo trionfo è storica, dato che in precedenza il massimo margine di vantaggio ottenuto da un candidato nei caucus dell’Iowa era del 12%. Questo risultato segnala che gli elettori repubblicani non solo lo preferiscono per la nomination, ma vedono nei tentativi di usarne la giustizia contro di lui un complotto per impedirgli di tornare alla Casa Bianca.
Di fronte a questo trionfo, Trump appare pronto per un ritorno alla sfida elettorale del 2020 contro Joe Biden, una sconfitta mai ammessa. Il presidente Biden ha già risposto alle proiezioni, esortando i suoi sostenitori a rilanciare gli sforzi: “Se le prime proiezioni sono accurate, Trump è in piena corsa per la nomination repubblicana. Ciò richiede un nostro impegno ancora maggiore per vincere le prossime elezioni”.
L’evento ha visto al momento solo il Partito Repubblicano in campo, con i Democratici pronti a votare a marzo. Quattro i concorrenti del GOP (Great Old Party) che si sfideranno per la Convention di Milwaukee e la possibile candidatura presidenziale.
L’Iowa, swing State per definizione, contribuirà con soli 40 delegati alla Convention repubblicana, pari all’1,6% del totale. Nonostante la sua rilevanza numerica limitata, il suo valore simbolico nel processo elettorale resta alto. Durante le ultime tornate elettorali, l’Iowa ha infatti alternativamente premiato candidati sia repubblicani che democratici.
In quest’ottica, il voto in Iowa rappresenta una primaria verifica per sondaggi che hanno progressivamente posizionato Trump come favorito non solo in Iowa, ma in tutti gli Stati, nonostante sia alle prese con guai giudiziari e processi.