di Ennio Bassi
Il Fondo Interbancario di tutela dei depositi (FITD) ha deciso di procedere con le trattative per la cessione del proprio 79,99% di Carige con Bper, l’istituto di credito guidata da Piero Montani, garantendo l’esclusiva al gruppo che punta alla costruzione del terzo polo bancario italiano coinvolgendo anche la PopSondrio, istituto appena diventato Spa che ha tra gli azionisti più importante l’Unipol di Carlo Cimbri, la società assicurativa bolognese che è anche prima azionista in Bper.
La notizia, trapelata da diverse fonti bancarie, è giunta al termine della riunione, del Comitato di gestione del Fondo guidato da Salvatore Maccarone. A quanto è dato di sapere a Bper è stato concesso un mese per predisporre la propria due diligence, tempo al termine del quale il gruppo di Montani dovrà procedere con l’offerta definitiva che riguarderà anche l’8% di Carige in mano a Cassa Centrale Banca e il restro del flottante sul mercato azionario e “la definizione di un contratto di acquisizione di Carige – si legge una nota – nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il 15 febbraio 2022”.
“L’offerta di Bper – si legge ancora – non ha natura vincolante e in caso di perfezionamento dell’operazione prevede il lancio da parte di Bper di un’Opa sulle restanti azioni di Carige” non detenute dal Fitd “per un corrispettivo di 0,80 euro per azione”. A questa soluzione, secondo fonti bancarie, si è giunti anche grazie alla mancata concessione dell’esclusiva da parte del Fondo ai francesi del Credit Agricole, che si erano fatti avanti nonostante le numerose smentite dei mesi precedenti.
Anche il Fondo Cerberus, che già controlla alcune banche europee, aveva mostrato un qualche interesse all’operazione. Un interesse dimostrato pur sapendo che non avrebbe potuto beneficiare degli incentivi fiscali delle deferred tax asset prolungati di sei mesi dal governo Draghi per le fusioni.
Ma Fidt, come dicevamo, alla fine a scelto per Bper, optando così per il polo al quale sta lavorando da tempo la Unipol di Cimbri. Nella sua nota il Fondo interbacario, assistito dallo studio legale Gatti Pavesi Bianchi Ludovici e dagli advisor Deutsche Bank, Kpmg e Prometeia e, ha spiegato che la propria scelta è maturata dopo una “valutazione comparativa delle offerte non vincolanti ricevute” e “un articolato processo di valutazione con interlocuzioni e approfondimenti condotti con un numero considerevole di soggetti potenzialmente interessati”. La decisione, ha riportato la nota dell’organismo, “si inquadra nell’ambito del processo di cessione della partecipazione avviato il due aprile 2021” e “nel rispetto delle previsioni statutarie e di legge riguardanti gli interventi preventivi del Fondo” che prevedono “specifici limitativi qualitatativi (procedure competitive e trasparenti, economicità e partecipazione di un soggetto terzo) e quantitativi (principio del minor onere, limiti alla possibilità di intervento)”.
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