Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin discute i possibili cambiamenti energetici del futuro. Riguarda i piani dell’Italia per la produzione di energia tramite reattori nucleari e la formazione di comunità energetiche grazie a un nuovo decreto
di Carlo Longo
Il governo italiano spinge verso il possibile ritorno alla produzione di energia nucleare. Il Ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha recentemente toccato questo argomento in un’intervista con il Corriere della Sera. Ha rivelato che “è stato avviato un percorso per un piano nazionale per la produzione di energia attraverso piccoli reattori, che potrebbero entrare in funzione in sei o sette anni”. Secondo il Ministro, i piccoli reattori modulari sono la scelta preferibile rispetto alle grandi centrali perché “si possono costruire rapidamente e occupano un minimo spazio”.
Pichetto Fratin ha ribadito che il compito dello Stato non sarà la costruzione degli impianti, ma piuttosto “garantire un quadro di autorizzazione e regolamentazione, oltre a un sistema di incentivi per produrre energia da questi tipi di impianti”.
Il ministro ha anche affrontato la questione delle comunità energetiche. Questo argomento ha guadagnato notorietà grazie al recente decreto che promuove la loro rivoluzione. Il Ministro comprende le comunità energetiche come un sistema che “garantisce un vantaggio tariffario a famiglie, singoli individui e piccole e medie imprese che collaborano per produrre e consumare la propria energia da fonti rinnovabili”.
Il governo propone anche un contributo a fondo perduto che può coprire fino al 40% degli investimenti se la comunità ha meno di 5.000 residenti. Per questo progetto, sono stati assegnati 5,7 miliardi di euro, una parte dei quali proviene dai fondi Pnrr. Stando alle stime del Ministero, “si potrebbero formare circa 20.000 comunità energetiche, con una potenza installata di 7 Gigawatt”.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati