Il Capo dello Stato è intervenuto in occasione della cerimonia di chiusura delle iniziative di carattere sociale promosse dalla Presidenza della Repubblica a favore di persone disabili
di Corinna Pindaro
L’Italia “aspira a essere sempre più una vera comunità, che include tutti con pari dignità. E a Castelporziano si cerca di fornire un contributo in questa direzione. È un moltiplicatore di solidarietà, questo è il clima che si respira oggi qui”, così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Castelporziano in occasione della cerimonia di chiusura delle iniziative di carattere sociale promosse dalla Presidenza della Repubblica a favore di persone disabili.
. Il capo dello Stato è stato accolto da un applauso dei presenti e ha assistito all’esecuzione dell’inno d’Italia. Nel suo intervento Mattarella ha ricordato alcune delle parole d’ordine sulle quali si basa l’idea della manifestazione: “accoglienza, partecipazione, solidarietà. È chiaro che questa è una vera festa, una festa dell’inclusione”.
L’ormai consueta manifestazione a Castelporziano è stata voluta da Mattarella all’inizio del suo primo settennato e si inserisce nel progetto di apertura al pubblico delle proprietà del Quirinale. Tra esibizioni di ragazzi con disabilità motorie e cognitive, selfie e strette di mano, tanta musica e un clima di grande partecipazione, il capo dello Stato è perfettamente a proprio agio nel sottolineare l’importanza della solidarietà, t del volontariato. Un mondo che fa riflettere ben oltre la disabilità in questi tempi di radicalizzazioni e chiusure. “La vita sociale dell’Italia aspira ad essere – e deve essere – sempre di più quella di una vera comunità, composta da persone ciascuna diversa da ogni altra. Tutte con eguale dignità, con talenti differenti, con differenti creatività”, ha sottolineato il Capo dello Stato. In effetti l’atmosfera di Castelporziano sembra essere così distante dai toni duri del dibattito sull’immigrazione. Ma l’appello di Mattarella è “urbi et orbi” e va ben al di là della polemica politica. Infatti, spiega lui stesso, “a Castelporziano si cerca di fornire un contributo in questa preziosa e necessaria direzione, con una testimonianza di amicizia”.
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