Juan Ortiz, di E-Distribuzione, le descrive come una grande opportunità di sostenibilità per integrare le fonti rinnovabili. Scopriamo come funzionano e in che modo la società del Gruppo Enel agevola questo processo
di Ennio Bassi
Al centro del sistema produttivo energetico nazionale vi è un nuovo soggetto che riveste una notevole importanza ma che ancora è poco conosciuto. Ci riferiamo alle cosiddette Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), strutture che hanno un ruolo di primo piano in un contesto socioeconomico mutato, dove rendere i cittadini partecipi e protagonisti di comportamenti energetici più efficienti diventa sempre più importante. Vediamo dunque di capire meglio come funzionino i CER e quali opportunità risiedano all’interno di queste comunità.
In un recente intervento pubblico Juan Ortiz, Responsabile Sviluppo Rete di E-Distribuzione, ha affermato: “Le CER sono una grande opportunità di sostenibilità per sfruttare l’infrastruttura già sviluppata negli anni per integrare le fonti energetiche rinnovabili”. Ortiz ha inoltre raccontato come E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che si occupa della Distribuzione e Misura di energia elettrica, abbia accolto la sfida della transizione energetica già da tempo, mettendo in atto una strategia che si muove su quattro pilastri: capacità di accogliere le rinnovabili, Smart Grids ed elettrificazione, flessibilità e resilienza climatica.
Per sostenere questa strategia è necessario un costante lavoro sulla digitalizzazione della rete per favorire l’integrazione delle fonti energetiche rinnovabili e garantire la qualità e la resilienza del sistema elettrico. Solo in questo modo E-Distribuzione può rispondere “al suo ruolo di abilitatore in questo cambio di paradigma verso un sistema più dinamico, distribuito e aperto alla partecipazione attiva dei cittadini”, ha aggiunto Ortiz.
Vediamo ora di capire ancora più nel dettaglio come sono formate le Comunità Energetiche Rinnovabili e che ruolo ha E-Distribuzione in questo processo.
Cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile
La Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un’entità giuridica definita dal decreto legislativo 199/21 e regolata dall’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente (ARERA) con le delibere 318/2020/R/eel e 727/2022/R/eel (TIAD). È la più famosa tra le sette configurazioni di autoconsumo diffuso indicate nel TIAD, la cui partecipazione è aperta e volontaria, e coinvolge soggetti (chiamati comunemente azionisti o membri) che si trovano nelle vicinanze di impianti di produzione di energia rinnovabile, che sono nella disponibilità e sotto il controllo della comunità energetica.
Questi soggetti possono includere cittadini privati, attività commerciali, enti pubblici locali o piccole e medie imprese, che condividono il consumo di energia prodotta da uno o più impianti di energia rinnovabile e collaborano con l’obiettivo di produrre e consumare l’energia all’interno di un’area geografica di riferimento. L’obiettivo principale dell’autoconsumo è il beneficio a livello economico, sociale e soprattutto ambientale della zona in cui operano, piuttosto che il profitto.
L’energia autoconsumata in queste configurazioni viene remunerata per tenere conto dei costi di esercizio delle reti elettriche mediamente evitati grazie all’avvicinamento elettrico di produzione e consumo nella medesima ora.
Il ruolo di E-Distribuzione
L’avvento delle Comunità Energetiche Rinnovabili conferma come si stia passando ad un modello energetico bidirezionale, decentralizzato e basato sulle fonti rinnovabili. Ad abilitare questo cambiamento è il Distributore (DSO), che attraverso investimenti sulla tecnologia rende possibile una sempre maggiore digitalizzazione della rete.
La rete del futuro è già in atto: intelligente, resiliente e partecipata, per intercettare gli scenari futuri delle utenze connesse all’infrastruttura e gestire con ancora maggiore anticipo problematiche e criticità. In questo nuovo quadro il DSO – e quindi E-Distribuzione – diventa abilitatore della generazione distribuita accompagnando clienti e produttori verso la transizione energetica.
Per far fronte a questi obiettivi, E-Distribuzione ha in atto un piano di investimenti da 9,4 miliardi di euro, che permetterà di accogliere sempre più produttori di energia rinnovabile e raggiungere traguardi ambiziosi, come una capacità installata del +56% rispetto al 2022 e 2 milioni di produttori entro il 2025.
E-Distribuzione, sta portando avanti il proprio ruolo di facilitatore anche con la pubblicazione del proprio sito delle mappe grazie alle quali è possibile individuare la propria area geografica convenzionale di appartenenza sul territorio nazionale: https://www.e-distribuzione.it/a-chi-ci-rivolgiamo/casa-e-piccole-imprese/comunita-energetiche.html
Ai fini della valorizzazione dell’energia autoconsumata è infatti necessario che i punti di connessione facciano parte della stessa area geografica convenzionale e, come stabilito dalla delibera ARERA 727/2022/R/eel del 27 dicembre 2022, l’individuazione delle aree convenzionali deve essere facilitata attraverso una mappa messa a disposizione da tutti i distributori di energia elettrica sul rispettivo sito.
Si tratta di una novità importante che agevola vuole chi entrare a far parte di una CER grazie ad una fruizione autonoma e veloce, fornendo dati geografici utili a prendere delle decisioni informate o creare dei piani futuri di sviluppo. In questo modo E-Distribuzione supporta nelle fasi iniziali chiunque voglia intraprendere la strada dell’autoconsumo, per continuare ad accogliere la generazione distribuita e ad integrare la produzione di energia da fonti rinnovabili nella propria rete.
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