di Mario Tosetti
Dal palco di Federmeccanica il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, ha lanciato una proposta ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Partendo dal presupposto che “è sbagliato per le parti sociali presentarsi separati al tavolo con il decisore politico”, correndo il rischio che “non accontenti nè una parta nè l’altra” sarebbe opportuno “scegliere cinque o sei temi e porli insieme”, anche per “una riscoperta ed un riannodamento di certe relazioni che non sono foriere di risultati”. La proposta è stata accolta con entusiasmo dai sindacati, i quali hanno però evidenziato la necessità di lavorare ad un’intesa nel merito.
“Fare presto ma fate bene, con provvedimenti ben scritti tempestivi, mirati, ben scritti”. Il monito è arrivato dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, dal palco dell’Assemblea di Federmeccanica ricordando il caso della norma sugli extraprofitti invocata dai sindacati. “Quando si parla di extraprofitti ricordo che l’Italia è l’unico paese Ue che ha questa norma”, ha spiegato guardando piuttosto al regolamento che l’Ue vorrebbe mettere in pista per disciplinare la questione: “Cosi com’è scritta la norma non funziona e ricordo che i primi ad aver detto che c’era una speculazione sul mercato energia è stata Confindustria”. Bonomi ha, comunque, evidenziato alcuni aspetti degni di nota per quanto riguarda l’azione del nuovo governo: “Positivo che si mettano tutte le risorse sull’energia, lo avevamo chiesto. Positivo anche l’annuncio che è stato fatto sulla gas release. Positivo il voler proseguire nel voler mantenere la barra dritta sui conti della finanza pubblica”. Tuttavia, commentando l’aggiornamento alla Nadef ha aggiunto: “Avremmo voluto e speriamo che in futuro ci sia la possibilità di lavorare seriamente sulla riconfigurazione della spesa pubblica, per un 4-5%: le risorse necessarie per il taglio del cuneo fiscale. Abbiamo bisogno di azioni che lascino il segno”.
La necessità di interventi tempestivi ricorre anche nella relazione del presidente di Federmeccanica, Federico Visentin che ha avvertito: “All’epoca eravamo sull’orlo di un baratro oggi ci troviamo, per differenti motivi, in una situazione altrettanto drammatica che potenzialmente può essere ancora più difficile”.Non abbiamo bisogno di segnali con misure temporanee e limitate, così si sprecano solo risorse.