Redazione
Venezia – “La Russia è stata per me un destino, qualcosa di necessario e imprescindibile da cui non ho mai potuto staccarmi“. Le parole di Vittorio Strada, grande slavista, critico letterario e accademico, sono forse quelle che meglio introducono l’ultima fatica letteraria della figlia Olga Strada che, insieme a Claudia Olivieri, ha curato il libro “Italia – Russia. Un secolo di cinema” presentato a Venezia nel corso del Festival del Cinema alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Mosca, Pasquale Terracciano, del Presidente della Biennale, Roberto Cicutto, e del regista Andrey Konchalovsky. (foto)
Con la pubblicazione del volume Italia – Russia. Un secolo di cinema si completa la trilogia, ideata dall’Ambasciata d’Italia a Mosca, dedicata alle relazioni culturali e artistiche italo-russe in alcuni dei settori dove esse hanno trovato nei secoli la loro massima espressione: l’architettura, la musica e, ora appunto, il cinema.
Il volume, curato da Olga Strada e Claudia Olivieri, con il coordinamento progettuale del Cons. Walter Ferrara, affronta un tema originale, la cooperazione italo-russa in campo cinematografico, settore sinora ancora non sufficientemente indagato nell’ambito delle relazioni culturali italo-russe, da sempre caratterizzate da straordinaria ampiezza di temi e da grande profondità di contenuti.
Edita sia in lingua italiana che in lingua russa, l’opera intende raccontare, secondo una sequenza cronologica e un approccio innovativo, la storia delle esperienze cinematografiche che hanno interessato l’Italia e la Russia fin dagli albori della comparsa del cinema, permettendo di constatare come anche in questo settore le relazioni tra i due Paesi abbiano portato a collaborazioni di primissimo piano che hanno segnato la storia del cinema mondiale.
La pubblicazione, di grande interesse scientifico, si avvale di contributi di eminenti studiosi italiani e russi che hanno approfondito diverse tematiche dai primi anni del ‘900 ai giorni nostri con l’obiettivo di sistematizzare il percorso cinematografico dei due Paesi. Con oltre trenta saggi, interviste e testimonianze, l’opera è frutto della collaborazione di più di venti Istituzioni italiane e russe legate al cinema e a un più ampio panorama culturale; ad esse si aggiungono le agenzie di stampa ANSA e TASS, che hanno messo a disposizione i loro archivi fotografici. Questo volume rappresenta un “unicum” nel suo genere: ad oggi non esistono infatti studi che trattino nell’organicità di una sola pubblicazione le varie fasi della storia cinematografica italo-russa. Il libro, realizzato grazie al sostegno di Lavazza, presenta materiali, illustrazioni e documentazione fotografica, per lo più inedita, che dà prova dello straordinario percorso cinematografico italo- russo da una prospettiva originale e avvincente.
Nell’anno di importanti ricorrenze legate a grandi personalità del mondo del cinema quali Federico Fellini, Tonino Guerra, Alberto Sordi, come rilevato dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini nella sua prefazione, questo “poderoso lavoro” rappresenta un incentivo per Italia e Russia “a proseguire lungo il cammino dei progetti condivisi e realizzati nell’ottica di una visione comune sempre positiva e prospettica”. E proprio il cinema, come osserva a sua volta la Ministra per la Cultura russa Olga Ljubimova, esalta tale spirito di collaborazione, essendo un’arte che “presuppone fin dall’inizio una sinergia nel lavoro, rappresenta un’espressione di un creare collettivo, in cui ogni singolo elemento diventa sostanziale per una buona riuscita dell’idea artistica generale”.
Alberto Barbera, direttore della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, dichiara di essere “impressionato per lo straordinario lavoro compiuto dai curatori nel ricostruire i rapporti fra due cinematografie, quella Russa e quella Italiana, lungo l’intera storia del Cinema, dalle origini sino ai giorni nostri. La ricchezza e la qualità della documentazione, non priva di inediti e scoperte singolari, è raccolta in un volume di rara bellezza, dove la grafica non è solo uno strumento organizzativo, ma un elemento in più, che rende la lettura di questo corposo e (a questo punto) imprescindibile saggio, una gradevole, sorprendente e arricchente esperienza conoscitiva”.
Al volume hanno partecipato: Maurizio Cabona, Andrej Chichkine, Barbara Corsi, Caterina Cucinotta, Silvia d’Amico, Walter Ferrara, Lora Guerra, El’vira Kamenščikova, Andrey Konchalovsky, Vsevolod Koršunov, Giuseppina Larocca, Evgenija Litvin, Giulia Marcucci, Nikita Michalkov, Carlo Montanaro, Fortunato Nocera, Claudia Olivieri, Laura Piccolo, Stefano Pisu, Andrej Plachov, Anatolij Romanenko, Aliona Shumakova, Rino Sciarretta, Giovanni Spagnoletti, Bianca Sulpasso, Olga Strada, Massimo Tria.
L’Ambasciata d’Italia a Mosca ringrazia: l’Archivio Storico della Biennale di Venezia, la Fondazione Cineteca di Bologna, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Studi Cinematografici «Mosfil’m», il Museo del Cinema di Mosca, l’Archivio Cinematografico di Stato russo «Gosfil’mofond», gli Studi Cinematografici
«Sojuzmul’tfil’m», la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze , l’Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij, il Centro studi Vjačeslav Ivanov di Roma, l’Archivio di Stato russo di Letteratura e Arte, l’Archivio di Stato della Federazione Russa, la Biblioteca di Stato russ, il Multimedia Art Museum di Mosca, il Centro Eltsin, gli Archivi Misiano, Vitrotti, Carlo Montanaro, Arengario Studio Bibliografico, la Cinemateca Portuguesa.
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